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Come si realizza un impianto fotovoltaico: fasi operative e mezzi utilizzati

Impianto fotovoltaico

Come si realizza un impianto fotovoltaico: fasi operative e mezzi utilizzati

Con la crescente attenzione verso le fonti di energia rinnovabile, gli impianti fotovoltaici rappresentano oggi una delle soluzioni più concrete per produrre energia pulita, ridurre la dipendenza energetica e contenere le emissioni. Tuttavia, la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra non si limita alla sola fase progettuale: richiede una serie articolata di interventi esecutivi che coinvolgono mezzi operativi specializzati e attrezzature specifiche.

Dalla preparazione del terreno all’installazione dei moduli, fino alle connessioni elettriche e al collaudo finale, ogni fase del cantiere necessita dell’impiego di macchinari adeguati. Alayan fornisce un’ampia gamma di soluzioni a noleggio in grado di supportare ogni fase del processo in modo efficiente, sicuro e conforme agli standard di settore.

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Che cos’è un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico è un sistema per la produzione di energia elettrica che sfrutta la radiazione solare attraverso pannelli fotovoltaici. Questi dispositivi vengono installati su coperture, terreni o strutture dedicate, e convertono la luce solare in energia elettrica tramite l’effetto fotovoltaico. L’energia prodotta può essere destinata all’autoconsumo o immessa nella rete elettrica, contribuendo in modo significativo alla riduzione dei consumi energetici da fonti fossili.

Si tratta di una tecnologia sostenibile, efficiente e in costante diffusione, particolarmente vantaggiosa in termini economici ed ambientali. Oltre a garantire un abbattimento delle emissioni di CO₂, consente di ridurre sensibilmente i costi delle bollette energetiche nel lungo periodo.

1. Preparazione dell’area di installazione

La prima fase consiste nel predisporre il terreno su cui sorgerà l’impianto. È fondamentale garantire una superficie stabile, livellata e accessibile ai mezzi.

Per questa operazione vengono impiegati miniescavatori cingolati, ideali per movimentare la terra in modo preciso anche in spazi ristretti. Sono utili per rimuovere vegetazione, eseguire scavi per la posa dei cavi elettrici e per realizzare i fori in cui saranno inseriti i pali della recinzione.

Accanto agli escavatori, entrano in gioco le minipale cingolate, che permettono di distribuire la ghiaia per creare strade interne temporanee e zone di carico. Con appositi accessori, come la benna miscelatrice o le forche, possono anche essere utilizzate per impastare cemento o movimentare materiali pesanti, come i pannelli.

Il terreno viene poi compattato tramite un rullo compattatore, che garantisce un livellamento omogeneo, indispensabile nei parchi fotovoltaici su vasta scala.

Solitamente si installano recinzioni da cantiere per delimitare in sicurezza l’area, come transenne orsogrill e può essere necessario posizionare container da cantiere, spesso adibiti a uffici mobili o spogliatoi per il personale tecnico.

2. Installazione delle strutture di supporto

Una volta preparata l’area, si procede con la posa dei telai metallici che sosterranno i pannelli. Qui, la macchina protagonista è il battipalo cingolato. Si tratta di un’attrezzatura fondamentale per infissione precisa e veloce dei pali in acciaio nel terreno. È progettata per garantire la massima stabilità alle strutture, anche in caso di vento forte o suoli non compattati in profondità.

Quando il terreno è particolarmente compatto o roccioso, è possibile che servano trivelle, per realizzare fori profondi da riempire con plinti in calcestruzzo.

In questi casi, entra in gioco la benna miscelatrice per minipala, che consente di preparare direttamente in loco il cemento necessario alla realizzazione delle fondazioni, garantendo continuità nelle operazioni di cantiere.

3. Montaggio dei pannelli fotovoltaici

La fase successiva prevede l’installazione dei moduli fotovoltaici veri e propri. È un momento operativo molto delicato, perché richiede massima precisione e sicurezza.

I pannelli arrivano generalmente su camion e devono essere scaricati e movimentati in cantiere. Per farlo in sicurezza, soprattutto su terreni sconnessi, si utilizzano sollevatori telescopici fuoristrada, come il modello con portata da 20 q o il modello con portata da 90q. Questi mezzi permettono di raggiungere le file centrali dell’impianto senza compromettere la stabilità del carico.

Una volta che i moduli sono stati posizionati vicino alle strutture, si procede al fissaggio. Gli operatori lavorano in quota con l’ausilio di piattaforme aeree a pantografo, che offrono un piano di lavoro stabile e sicuro, riducendo il rischio di cadute e migliorando l’efficienza dell’installazione.

Per ottimizzare la logistica interna al cantiere, sono fondamentali anche furgoni attrezzati, utilizzati per trasportare utensili, minuterie e accessori di montaggio, mantenendo tutto in ordine e protetto.

4. Cablaggio e connessioni elettriche

Dopo la posa dei pannelli, è il momento del collegamento elettrico. Si tratta di connettere i moduli tra loro e poi portarli fino all’inverter e al punto di allaccio alla rete.

In questa fase, possono essere utilizzati escavatori con benna stretta, che permettono di scavare canaline sottili per la posa dei cavi interrati, riducendo l’impatto ambientale e velocizzando la fase di ripristino.

Per mantenere ordine nei percorsi dei cavi, in grandi impianti si ricorre anche a posacavi o avvolgicavo trainati, che agevolano una posa ordinata e sicura dei collegamenti.

5. Collaudo e rifiniture finali

La fase finale comprende il test funzionale dell’impianto e la sistemazione dell’area. In caso di lavorazioni in orari notturni o in condizioni di visibilità ridotta, le torri faro mobili, con alimentazione diesel o elettrica, diventano indispensabili. Queste attrezzature, che possono richiedere l’abbinamento di gruppi elettrogeni autonomi nella versione elettrica, garantiscono illuminazione continua nelle zone operative.

Fino al completamento dell’impianto e al suo collegamento alla rete, possono essere necessari gruppi elettrogeni con alimentazione diesel, per alimentare temporaneamente strumenti di collaudo, prima della connessione ufficiale alla rete elettrica.

Per il controllo finale e le attività di supervisione, i pick-up rappresentano una possibile soluzione comoda e veloce per muoversi agevolmente su grandi superfici.

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Conclusione

La costruzione di un impianto fotovoltaico a terra richiede esperienza, pianificazione e attrezzature specifiche. Scegliere il noleggio di macchine professionali tramite partner affidabili come Alayan significa avere a disposizione soluzioni moderne, versatili e pronte all’uso per ogni fase del cantiere, dal movimento terra al collaudo finale.